Dicono di me ....
Questa pagina l'ho dedicata a tutte quelle persone che hanno fatto e stanno ancora facendo un percorso di trattamenti shiatsu insieme a me.
E' un modo per far conoscere il mio lavoro attraverso le loro parole e sentimenti, parole che ho deciso di non cambiare di una virgola.
Io sono molto onorato di aver avuto la possibilità di conoscere ognuno di loro e scambiare tanta Vita insieme!
E' un modo per far conoscere il mio lavoro attraverso le loro parole e sentimenti, parole che ho deciso di non cambiare di una virgola.
Io sono molto onorato di aver avuto la possibilità di conoscere ognuno di loro e scambiare tanta Vita insieme!
Con il pieno rispetto nei loro confronti, molti mi hanno chiesto di restare anonimi, quindi hanno scelto un nick e un'immagine per rappresentarli
22.05.2013 = 6 il mio numero
IL MIO PRIMO TRATTAMENTO SHIATSU
Il piacere; ho bisogno di scoprirlo nuovamente, in una forma diversa dal passato, più bella, più grande, più completa.
Si parte…la musica si affaccia per un attimo nella stanza e poi, stranamente, si interrompe…il trattamento è iniziato, il primo passo si è compiuto, sì senza nemmeno che mi sforzassi più di tanto, quasi in mia assenza.
Una preghiera, timidamente ma con costanza, pervade le pareti della stanza e ci raggiunge, un suono antico…il respiro è agitato, teso…inspiro, espiro, inspiro, espiro.
Una pressione attira la mia attenzione. Ok, ci sono.
Sono nel posto giusto al momento giusto, ovviamente.
Ricordi di piaceri sani e malati si alternano si cercano si rincorrono, quanta passione c’era…il giudizio cade a piombo, mi rivedo in quelle immagini.
I ricordi si fanno da parte perché irrompono prepotentemente sogni di piaceri mai compiuti, desiderati fortemente ma poi spenti…il dolore immaginario e reale di una potenzialità che non si è concretizzata, in nessuna forma ma che continua ad influire sul piano effettivo dello stato delle cose…
Il piacere che si sente nel corpo e che accende il fuoco, rimando al futuro occasioni che ho assolutamente la certezza di non poter controllare…mi vedo mentre mi giustifico e…non giustifico quello che vedo.
Allora il dolore assume forme ed immagini viste e vissute molte, troppe volte, vissute con forza, con violenza, con orgoglio e con vergogna.
Malattia, sofferenza, impotenza dinanzi al tutto. Pioggia dell’anima.
Il respiro ora è veramente lento, a tratti completamente svuotata d’aria percepisco una strana sensazione…come se potessi rimanere così all’infinito. Per sempre ancorata alla terra con la schiena percorsa da brividi deboli che mi animano delicatamente e brividi forti che mi scuotono e che arrivano fino alle estremità del mio corpo. La pressione si è spostata, la preghiera continua.
Ad un tratto delle piccole fitte alla gola, inspiro e lungamente espiro fino a quando sento il bisogno di aprire la bocca per fare evaporare l’ultima pallina d’aria ancora ben conservata…via, ora via da me!
CHI SONO?
Una sagoma con un cappuccio sulla testa si avvicina, scompare.
Un volto di donna ma che sento essere di uomo, nascosto da una folta chioma di capelli lisci si avvicina, scompare.
E allora via così…tutto inizia a girare, una forma di occhio, di pesce, di piuma d’uccello e basta.
Non mi interessa più nulla, quello che vedo non è più mio, non riguarda più me!
Mi sento serenamente staccata. Nitidezza. Per un attimo la mia attenzione è attratta da suoni esterni. È la vita che vive. Eccola, è sempre e comunque lì, qui.
Ora la pressione spinge un tasto ben preciso, due lacrime escono indisturbate dai miei occhi, il cuore si blocca, si contorce, si stringe, sempre più, insieme allo stomaco ed ai polmoni. Ho quasi paura di riprendere aria. Suono di campana. Un movimento inconsulto, incondizionato, di sopravvivenza avvia nuovamente il processo, respiro a fatica, il volto si trasforma in una smorfia di fastidio ed in pochi attimi tutto torna ad essere rilassato, sono caduta dalla cima, sono in caduta libera e …il tempo si è fermato. Un vuoto.
Ci sono ma non ci sono, sento ma non sento, vedo ma non vedo…
Il respiro è talmente lento che blocca il normale fluire dei gesti, dei movimenti, dei pensieri, delle emozioni, delle paure, dei desideri…potrebbe anche finite tutto così, ora, andrebbe bene comunque.
Un sonno di bambino mi avvolge delicatamente, mi possiede. Sono al sicuro. Sono fortunata…
Si è chiuso un piccolo cerchio, oggi tutto questo e molto più è accaduto!
Grazie, di cuore. P.M.
Si parte…la musica si affaccia per un attimo nella stanza e poi, stranamente, si interrompe…il trattamento è iniziato, il primo passo si è compiuto, sì senza nemmeno che mi sforzassi più di tanto, quasi in mia assenza.
Una preghiera, timidamente ma con costanza, pervade le pareti della stanza e ci raggiunge, un suono antico…il respiro è agitato, teso…inspiro, espiro, inspiro, espiro.
Una pressione attira la mia attenzione. Ok, ci sono.
Sono nel posto giusto al momento giusto, ovviamente.
Ricordi di piaceri sani e malati si alternano si cercano si rincorrono, quanta passione c’era…il giudizio cade a piombo, mi rivedo in quelle immagini.
I ricordi si fanno da parte perché irrompono prepotentemente sogni di piaceri mai compiuti, desiderati fortemente ma poi spenti…il dolore immaginario e reale di una potenzialità che non si è concretizzata, in nessuna forma ma che continua ad influire sul piano effettivo dello stato delle cose…
Il piacere che si sente nel corpo e che accende il fuoco, rimando al futuro occasioni che ho assolutamente la certezza di non poter controllare…mi vedo mentre mi giustifico e…non giustifico quello che vedo.
Allora il dolore assume forme ed immagini viste e vissute molte, troppe volte, vissute con forza, con violenza, con orgoglio e con vergogna.
Malattia, sofferenza, impotenza dinanzi al tutto. Pioggia dell’anima.
Il respiro ora è veramente lento, a tratti completamente svuotata d’aria percepisco una strana sensazione…come se potessi rimanere così all’infinito. Per sempre ancorata alla terra con la schiena percorsa da brividi deboli che mi animano delicatamente e brividi forti che mi scuotono e che arrivano fino alle estremità del mio corpo. La pressione si è spostata, la preghiera continua.
Ad un tratto delle piccole fitte alla gola, inspiro e lungamente espiro fino a quando sento il bisogno di aprire la bocca per fare evaporare l’ultima pallina d’aria ancora ben conservata…via, ora via da me!
CHI SONO?
Una sagoma con un cappuccio sulla testa si avvicina, scompare.
Un volto di donna ma che sento essere di uomo, nascosto da una folta chioma di capelli lisci si avvicina, scompare.
E allora via così…tutto inizia a girare, una forma di occhio, di pesce, di piuma d’uccello e basta.
Non mi interessa più nulla, quello che vedo non è più mio, non riguarda più me!
Mi sento serenamente staccata. Nitidezza. Per un attimo la mia attenzione è attratta da suoni esterni. È la vita che vive. Eccola, è sempre e comunque lì, qui.
Ora la pressione spinge un tasto ben preciso, due lacrime escono indisturbate dai miei occhi, il cuore si blocca, si contorce, si stringe, sempre più, insieme allo stomaco ed ai polmoni. Ho quasi paura di riprendere aria. Suono di campana. Un movimento inconsulto, incondizionato, di sopravvivenza avvia nuovamente il processo, respiro a fatica, il volto si trasforma in una smorfia di fastidio ed in pochi attimi tutto torna ad essere rilassato, sono caduta dalla cima, sono in caduta libera e …il tempo si è fermato. Un vuoto.
Ci sono ma non ci sono, sento ma non sento, vedo ma non vedo…
Il respiro è talmente lento che blocca il normale fluire dei gesti, dei movimenti, dei pensieri, delle emozioni, delle paure, dei desideri…potrebbe anche finite tutto così, ora, andrebbe bene comunque.
Un sonno di bambino mi avvolge delicatamente, mi possiede. Sono al sicuro. Sono fortunata…
Si è chiuso un piccolo cerchio, oggi tutto questo e molto più è accaduto!
Grazie, di cuore. P.M.
Io credo che il sapore del tuo coraggio sia la cosa più bella che io abbia potuto conoscere.
Il tuo desiderio di attivare un cambiamento e decidere di abbracciare un io più grande di quello a cui comunemente siamo abituati, è vera luce.
Hai preso la decisione profonda di utilizzare corpo , mente e cuore per abbracciare la Vita e riscoprirti profondamente eterna.
Ora sei pronta ad abbracciare un cerchio ancora più grande!!
Grazie infinite per la fiducia
Luca
Il tuo desiderio di attivare un cambiamento e decidere di abbracciare un io più grande di quello a cui comunemente siamo abituati, è vera luce.
Hai preso la decisione profonda di utilizzare corpo , mente e cuore per abbracciare la Vita e riscoprirti profondamente eterna.
Ora sei pronta ad abbracciare un cerchio ancora più grande!!
Grazie infinite per la fiducia
Luca
Conosco Luca Tosches ormai da un po di tempo, il nostro incontro è avvenuto nella scuola di Shiatsu.
Abbiamo avuto molti momenti di scambio e quello che posso condividere delle esperienze fatte, perché
ognuna è un’esperienza, con Luca ogni volta è sentire di fare un viaggio accompagnati amorevolmente
per mano.
Grazie di cuore.
Serena
Anche per me è la stessa cosa Serena, offrirti trattamento è sempre uno scambio profondo, dove non si capisce chi offre e chi riceve. Ogni volta è un tuffarsi in un mondo fatto di colori e creatività, ma la cosa ancora più profonda è contattare la tua passione per la vita. Ti abbraccio e ti ringrazio Luca
da Aquila Rossa
In genere sono predisposto a camminare dentro di me. Ciò che mi risulta più difficile è trovare uno strumento adeguato per farlo e all'occorrenza la persona "giusta" che mi accompagni, almeno per un po', verso un percorso non sempre lineare.
Non posso fare tutto da solo... Così per caso (non credo al caso), ho pensato di fare dei trattamenti per il benessere psicofisico, così per caso ho trovato un "massaggiatore" sensibile, preparato, anche all'accoglienza e all'ascolto, e con tanti occhi sulla testa per guardare meglio l'altro con delicatezza e comprensione e mai con invadenza.
E' iniziato volutamente un percorso di conoscenza con la pratica Shiatsu che ho vissuto da una parte come un cammino di ricerca personale attraverso una comunicazione profonda, intima e per questo veritiera; dall'altra parte come un'occasione per un eventuale cambiamento o meglio per un'eventuale evoluzione del sè.
Ogni seduta è una condivisione di sensazioni, intenzioni ed emozioni, e mi apre alla riflessione e alla consapevolezza, oserei dire più consapevole, lasciandomi a tratti nella "crisi" che però dà la spinta alla crescita personale, a tratti nell'armonia.
In ogni seduta, avverto tutta l'energia vitale della persona che mi accompagna in questo cammino e questo porta senz'altro benefici che poi sta a me coltivare.
Dopo ogni seduta, ho la sensazione di aver scoperto o chiarito qualcosa dentro me; a volte solo la semplice opportunità per poterlo fare.
Non posso fare tutto da solo... Così per caso (non credo al caso), ho pensato di fare dei trattamenti per il benessere psicofisico, così per caso ho trovato un "massaggiatore" sensibile, preparato, anche all'accoglienza e all'ascolto, e con tanti occhi sulla testa per guardare meglio l'altro con delicatezza e comprensione e mai con invadenza.
E' iniziato volutamente un percorso di conoscenza con la pratica Shiatsu che ho vissuto da una parte come un cammino di ricerca personale attraverso una comunicazione profonda, intima e per questo veritiera; dall'altra parte come un'occasione per un eventuale cambiamento o meglio per un'eventuale evoluzione del sè.
Ogni seduta è una condivisione di sensazioni, intenzioni ed emozioni, e mi apre alla riflessione e alla consapevolezza, oserei dire più consapevole, lasciandomi a tratti nella "crisi" che però dà la spinta alla crescita personale, a tratti nell'armonia.
In ogni seduta, avverto tutta l'energia vitale della persona che mi accompagna in questo cammino e questo porta senz'altro benefici che poi sta a me coltivare.
Dopo ogni seduta, ho la sensazione di aver scoperto o chiarito qualcosa dentro me; a volte solo la semplice opportunità per poterlo fare.
Conoscerti Ros è stata anche per me una grande occasione, soprattutto per osservare e riconoscere le tante similitudini che rendono il tuo percorso simile al mio. Credo che le tue parole le posso applicare anche a me stesso, in quanto ogni volta è sempre un mettersi in gioco totalmente, rischiare, spegnere tutte quelle lampadine che dicono " questa è la via " e con tanta umiltà decidere di fare buio , cancellare per riscrivere una nuova pagina insieme. I risultati che hai ottenuto sono grazie al lavoro che abbiamo fatto "insieme", se non ci fosse stato il tuo coraggio e la tua voglia di metterti in discussione le cose sarebbero andate molto diversamente. Grazie di cuore Luca!
"Non sono mai stato un appassionato dell’arte del massaggio, anzi in tutta onestà posso dire che non solo la cosa non mi attirava minimamente, ma che addirittura ne fuggivo lontano. Tuttavia, anni fa, quando degli amici mi regalarono una serie di massaggi shiatsu, sebbene non la prendessi con troppo entusiasmo, mi decisi ad accettare. Probabilmente fu a causa dell’inesperienza della massaggiatrice, o forse anche della mia mancata predisposizione, fatto sta che la sensazione che provai fu così sgradevole che dopo il primo incontro rifiutai di proseguire il trattamento! A partire da quel momento ho avuto un'idea dello shiatsu come una pratica estremamente dolorosa e assolutamente non adatta a me. Inoltre, devo dire che oltre all’aspetto più prettamente fisico, rispetto al quale – sbagliando – credevo di non aver bisogno, un’altra cosa che non mi convinceva era l’aspetto spirituale del trattamento che, in tutta onestà, ritenevo semplicemente impossibile, in pratica una fandonia.
Questo è durato fino a che non ho incontrato Luca Tosches. Nonostante la mia iniziale ritrosia, se non addirittura avversione, e più per curiosità nei confronti della personalità magnetica di Luca che per altro, pian piano ho preso confidenza con quest’arte. Luca mi ha fatto vincere la mia iniziale riluttanza e mi ha aiutato a ritrovare una maggiore intimità con il mio corpo, che probabilmente avevo perso crescendo, diventando adulto. Ma non è tutto qui e quanto segue, credetemi, ha per me dello straordinario: grazie al trattamento di Luca sono cresciuto sotto il punto di vista spirituale. I nostri incontri sono stati per me esperienze uniche, veri e propri viaggi attraverso il mio corpo e la mia anima. Nessun trattamento è mai stato uguale a un altro, e ogni incontro ha rappresentato per me una nuova scoperta della mia personalità. L’esperienza con Luca mi ha aiutato a crescere, a ritrovare serenità nel profondo della mia anima, dove in genere non si va a cercare. Certo, il percorso che ho affrontato con Luca non è stato sempre facile, ed anzi la cosa mi ha causato molti turbamenti, se non addirittura veri e proprio dolori. Guardare dentro se stessi, in profondità, senza mentire a se stessi, non è cosa che lasci indifferenti. Dunque, non voglio nascondere che ho anche sofferto, ma questo è avvenuto quando ho rotto le catene con un passato che non mi apparteneva più. Insomma quella che ho avuto con Luca è stata un’esperienza dolorosa, ma necessaria per intraprendere la via verso una mia vera crescita interiore.
Sono estremamente grato a Luca per quello che ha fatto per me. Pensate che ad un certo punto gli ho dato un soprannome che facesse riferimento alle sue doti “magiche”: Luca per me è diventato lo “psico-pompo”, il traghettatore delle anime! Io credo che questo soprannome gli calzi a pennello, perché Luca è davvero un traghettatore di anime, è una guida sicura cui affidarsi per intraprendere il difficile cammino che porta alla propria individuazione, cammino necessario per vivere la vita pienamente, in libertà”.
Vins
Come si fa a non sentirsi fortunati di fronte a tutto questo. Credo che qualsiasi operatore shiatsu, che porta avanti il suo lavoro con grande ricerca, sarebbe stra felice di poter incontrare esseri umani così coraggiosi, come te Vins. un vero guerriero!
Ti sei messo totalmente in gioco con fiducia, con uno spirito di ricerca pieno di fervore hai utilizzato tutto te stesso per rompere quelle catene che tenevano la tua schiena ancorata al passato e per sciogliere le tensioni del grande intestino che ti impedivano di lasciare andare.
Spesso siamo trattenuti dall'esprimere a pieno noi stessi e il nostro cuore, perché ci facciamo carico di responsabilità che non ci appartengo, ma che noi siamo convinti di dovercene far carico per mantenere viva un' illusoria lealtà e poter continuare a sentire che non abbiamo perso il diritto di appartenenza.
Sono molto felice di aver camminato insieme a te in questo percorso di rivoluzione interiore, che ci ha coinvolti entrambi.
Ti sei messo totalmente in gioco con fiducia, con uno spirito di ricerca pieno di fervore hai utilizzato tutto te stesso per rompere quelle catene che tenevano la tua schiena ancorata al passato e per sciogliere le tensioni del grande intestino che ti impedivano di lasciare andare.
Spesso siamo trattenuti dall'esprimere a pieno noi stessi e il nostro cuore, perché ci facciamo carico di responsabilità che non ci appartengo, ma che noi siamo convinti di dovercene far carico per mantenere viva un' illusoria lealtà e poter continuare a sentire che non abbiamo perso il diritto di appartenenza.
Sono molto felice di aver camminato insieme a te in questo percorso di rivoluzione interiore, che ci ha coinvolti entrambi.
da Francesca Raia
Ho conosciuto Luca ad una riunione buddista circa 6 anni fa. Entrambi pratichiamo il buddismo di Nichiren Daishonin. Siamo quindi compagni di fede e, con il tempo, abbiamo creato una bella amicizia. Un'amicizia di valore basata sul dialogo e sulla crescita.
Il mio percorso con lo shiatsu, pur condividendolo con lui perché ne parliamo, non lo vede coinvolto come mio shiatsuka. Da lui ho ricevuto un solo trattamento perché avevo precedentemente iniziato a ricevere i trattamenti da Andrea, il suo compagno, ed è con lui che sto seguitando questo meraviglioso percorso.
Ricevere un trattamento, per me, non significa soltanto risolvere un problema contingente di dolore fisico. Quando fa male una parte del corpo, sicuramente ci sono le cause esterne che determinano il dolore. Fa freddo, c'è umidità, mi faccio male a seguito di una caduta, ho un problema a seguito di un'operazione..., ma il corpo ci parla e non è a caso che proprio una parte soffra. Ci sta dicendo qualcosa ed imparare ad ascoltare il proprio corpo ci permette di eliminare le tensioni che ci fanno trattenere... Ho iniziato a ricevere i trattamenti shiatsu per i problemi con la schiena a seguito dell'operazione all'ernia del disco che ho subito diversi anni fa. Oltre a trovare dei benefici fisici perché la mia schiena si è sciolta e, per esempio, posso assumere posizioni che prima erano impensabili, ne traggo nutrimento anche energicamente. Durante il trattamento si crea uno scambio a livello energetico e questa è un'occasione importante da cogliere per ascoltare a livello più profondo il proprio corpo. La sensazione benefica che si prova subito dopo il trattamento non è dovuta soltanto dal fatto che la parte indolenzita non fa più male, ma anche dall'aver scoperto o capito che la tensione è dovuta a un "qualcosa di nostro" che non molliamo. Durante il ciclo dei trattamenti s'impara, si capisce meglio come poter agire per lasciarla andare...certo dipende sempre da noi. Lo shiatsuka ci mette il suo, ma se noi non lo accogliamo non può certo costringerci a intraprendere il cammino... e se noi decidiamo di accogliere ne trae beneficio anche lui sia per la gioia di aver fatto un trattamento che ha alleviato il dolore del suo "paziente", sia per l'energia che gli sarà arrivata a seguito della nostra apertura.
Il mio percorso con lo shiatsu, pur condividendolo con lui perché ne parliamo, non lo vede coinvolto come mio shiatsuka. Da lui ho ricevuto un solo trattamento perché avevo precedentemente iniziato a ricevere i trattamenti da Andrea, il suo compagno, ed è con lui che sto seguitando questo meraviglioso percorso.
Ricevere un trattamento, per me, non significa soltanto risolvere un problema contingente di dolore fisico. Quando fa male una parte del corpo, sicuramente ci sono le cause esterne che determinano il dolore. Fa freddo, c'è umidità, mi faccio male a seguito di una caduta, ho un problema a seguito di un'operazione..., ma il corpo ci parla e non è a caso che proprio una parte soffra. Ci sta dicendo qualcosa ed imparare ad ascoltare il proprio corpo ci permette di eliminare le tensioni che ci fanno trattenere... Ho iniziato a ricevere i trattamenti shiatsu per i problemi con la schiena a seguito dell'operazione all'ernia del disco che ho subito diversi anni fa. Oltre a trovare dei benefici fisici perché la mia schiena si è sciolta e, per esempio, posso assumere posizioni che prima erano impensabili, ne traggo nutrimento anche energicamente. Durante il trattamento si crea uno scambio a livello energetico e questa è un'occasione importante da cogliere per ascoltare a livello più profondo il proprio corpo. La sensazione benefica che si prova subito dopo il trattamento non è dovuta soltanto dal fatto che la parte indolenzita non fa più male, ma anche dall'aver scoperto o capito che la tensione è dovuta a un "qualcosa di nostro" che non molliamo. Durante il ciclo dei trattamenti s'impara, si capisce meglio come poter agire per lasciarla andare...certo dipende sempre da noi. Lo shiatsuka ci mette il suo, ma se noi non lo accogliamo non può certo costringerci a intraprendere il cammino... e se noi decidiamo di accogliere ne trae beneficio anche lui sia per la gioia di aver fatto un trattamento che ha alleviato il dolore del suo "paziente", sia per l'energia che gli sarà arrivata a seguito della nostra apertura.
Si è proprio come dice Francesca, prima di tutto siamo compagni nella fede e amici! Lo shiatsu non si fa solo sul fouton della stanza dei trattamenti ma anche nella vita quotidiana, nel modo che abbiamo di accogliere l'altro nella nostra vita, come ci si sotiene nella vita quotidiana e in quanto valore noi diamo all'altro, e questo pure si fa sempre in due.
E' vero Francesca non proseguito il percorso di trattamenti shiatsu con me, ma con il mio compagno, Andrea, un bravissimo e sensibile operatore shiatsu, con il quale aveva già iniziato un suo percorso di trattamenti.
Ritengo che non sia tanto importante con chi Francesca abbia deciso di portare avanti il suo percorso personale, quello che è interessante è vedere dalle sue parole la profondità che esiste dietro il percorso shiatsu. Da quando conosco Francesca l'ho vista crescere e trasformare la sua vita profonda in una modalità commuovente sotto molti aspetti.
Lo shiatsu vissuto da questo punto di vista diventa davvero una finestra sul mondo, un nuovo punto di vista dal quale osservare lo scorrere della vita e un nuovo approccio al dialogo con se stessi e alla modalità di abitare il proprio corpo, lo strumento della nostra anima nell'esistenza presente.
Grazie Fra per le tue continue sfide !
E' vero Francesca non proseguito il percorso di trattamenti shiatsu con me, ma con il mio compagno, Andrea, un bravissimo e sensibile operatore shiatsu, con il quale aveva già iniziato un suo percorso di trattamenti.
Ritengo che non sia tanto importante con chi Francesca abbia deciso di portare avanti il suo percorso personale, quello che è interessante è vedere dalle sue parole la profondità che esiste dietro il percorso shiatsu. Da quando conosco Francesca l'ho vista crescere e trasformare la sua vita profonda in una modalità commuovente sotto molti aspetti.
Lo shiatsu vissuto da questo punto di vista diventa davvero una finestra sul mondo, un nuovo punto di vista dal quale osservare lo scorrere della vita e un nuovo approccio al dialogo con se stessi e alla modalità di abitare il proprio corpo, lo strumento della nostra anima nell'esistenza presente.
Grazie Fra per le tue continue sfide !
Diversi giorni fa, all'improvviso, ecco che mi è rivenuto in mente il trattamento che ho ricevuto da Luca. Interessante capire, per me, perchè lo avevo rimosso! E' stato molto intenso. In quel periodo è come se avessi un sasso dentro, un qualcosa che mi bloccava, che bloccava la mia energia. Avevo paura, tanta. Ero supina e Luca mi stava trattando la spina dorsale. Ad un certo punto ho sentito che "qualcosa" saliva, con prepotenza. Spingeva verso l'alto e voleva uscire. Luca l'accompagnava con il movimento delle mani, la sosteneva nel movimento verso l'alto e la stimolava. Io volevo che uscisse. Non ce la facevo più a trattenere, ma avevo paura. Alla fine è uscita...con impeto...con decisione...con forza...ho vomitato talmente è stata la lotta tra il desiderio di tirarla fuori e zittirla. E quando ho cambiato posizione e mi sono messa a pancia in su è successa la stessa cosa...fuori tutto!!! Con Luca ho vinto. Grazie al suo aiuto ho vinto. Mentre scrivo ho i brividi...vado con la mente in quel momento e gioisco per il senso di liberazione che ho provato. Grazie Luca :-)
Francesca
Francesca