Ma che cos'è la pressione naturale? L'abbiamo tutti? Dove si trova? Come si manifesta?
Un altro aspetto importante che mi ha colpito dello shiatsu è quello di dialogare con l'altro attraverso un contatto fisico sano, la ricerca del dialogo con l'altro, dove entrambi sono allo stesso indentico livello, tanto che spesso si arriva a chiedersi: "Ma chi è il terepista? Chi offre o chi riceve?"
Nella società odierna il contatto è spesso utilizzato in modo poco sano, nelle forme di violenza fisica ad esempio, il fenomeno conosciuto come bullismo ne è un esempio, ma non solo, un abuso sessuale è una forma di contatto fisico malata. Quante volte si utilizza il contatto fisico per fare male all'altro piuttosto che fare bene! E dato che la mia ricerca verte da tempo, ad approfondire qual'è l'azione migliore che io posso fare nel mio ambiente, comprendendo anche me ovviamente, per renderlo un luogo migliore per il bene comune, ho visto nello shiatsu un valido strumento da integrare a quelli che ho fatto miei fino ad oggi, per muovermi e agire nella mia quotidianità.
La società, l'ambiente in cui viviamo non è esterno a noi, ma è lo specchio di questo modo di pensare diffuso, dove sembra che la legge del più furbo o del più forte sia in la più in voga.
E la consapevolezza che cos'è? Vivere con consapoevolezza un'espienza sia interiore che esteriore credo sia osservarla per quello che è, se porto consapevolezza ad un gesto lo osservo per quello che è, per quello che scaturisce in me e fuori di me. La nostra condizione è proporzionale quindi al nostro livello di consapevolezza, in quanto è fondamentale essere consapevoli della propria condizione per poterla trasformare e affinare sempre più. Se divento consapevole dei miei meccanismi mi è più facile riuscire ad entrare in empatia con l'altro. L'empatia è un ingrediente fondamentale del dialogo a qualsiasi livello esso avvenga, sia verbale che paraverbale. Partendo dal presupposto che lo shiatsu è un dialogo che usa la pressione come strumento di comunicazione, siamo nel paraverbale, ed io riesco ad ascoltare al meglio l'altro se riesco a tradurre in consapevolezza ciò che ho sentito a livello empatico.
Il 21 gennaio 2010 ho fatto quest'esperienza, dove ho cercato di mettere in pratica i principi dello shiatsu nella mia vita quotidiana. Nella scuola dove lavoro sotto stato ingiustamente accusato da una maestra, di aver picchiato un bimbo disabile. Io per fortuna avevo dei testimoni che potevano comprovare la veridicità delle mie parole, ma il 21 gennaio c'è stato comunque un incontro tra me,lei, il preside e altre maestre che sostenevano le mie parole in quanto testimoni dei fatti. La maestra che mi accusava manifestava uno stato collerico dove non voleva assolutamente cedere alla sua presa di posizione, non mollava praticamente, io ho cercato di mettermi profondamente in ascolto andando al di là di quello che lei manifestava e diceva, avevo deciso di esercitare una pressione shiatsu attraverso la mia voce per perforare quel muro di collera e farle sentire il suo cuore, in modo tale che lei potesse mollare e far cadere quel muro che le impediva di sentirsi. Lei voleva denunciarmi al tribunale dei minori e non sentiva assolutamente le ragioni di nessuno, neppure di quelli che erano lì al mio fianco ed avevano assistito alla scena che lei aveva visto come un atto violento. Ho cercato un collegamento con il mio respiro e l'hara. Ho messo in comunicazione il mio hara con il mio cuore e poi ho inizato a parlare, andando al di là di tutto e rioconoscendo un cuore che soffriva. Attraverso la pressione esercitata con la mia voce e diretta al suo cuore, lei in un istante molla tutto mi chiede scusa e mi chiede di potermi abbracciare. Quello che io ho imparato è che noi possiamo sempre decidere cosa vogliamo ascoltare, ma quando noi decidiamo di volere bene all'altro possiamo ascoltare la parte più profonda, la reale richiesta dell'altro. Questo avviene anche con noi stessi, quando siamo presi dalla rabbia o dallo sconforto e non ascoltiamo la parte più profonda di noi che ci dice chiaramente cosa vogliamo davvero e come possiamo raggiungerlo. Tutti desideriamo stare bene ma spesso non sappiamo come fare. Ritornare al proprio centro e mettersi in contatto con la parte più profonda di noi, che non è altro che la vita stessa.
Quando sto facendo un trattamento shiatsu è la stessa cosa. Una persona arriva e può manifestare una serie di sintomi o atteggiamenti, se io però mi fermo davanti a questo dove direziono la mia pressione? Allora ascolto, profondamente e senza giudizio quello che questo essere umano veramente mi chiede, così posso portare il dialogo più vicino alla causa e distaccarmi dagli effetti. Io quella mattina ho sentito che quella maestra non riusciva a sentire il suo cuore e vedeva solamente gli effetti, il suo mondo di collera. Non appena le ho fatto sentire il suo cuore, lei ha totalmente mollato la presa che anche l'espressione del suo viso le era cambiato.
Il valore di quest'esperienza è quello di dimostrare come i principi dello shiatsu possono essere applicati alla vita quotidiana e viceversa,come la vita quotidiana ci può aiuture a rafforzarci e renderci più consapevoli di quello che è il vero valore del trattamente shiatsu. Avviene sempre qualcosa di profondo sia nella vita di chi riceve il trattamento sia nella vita di chi lo offre, proprio come nel dialogo, la possibilità di cambiare il proprio punto di vista.
"L’anima si rivela soltanto quando arde un intenso scambio tra le persone, come dentro una fucina; è attraverso il dialogo interiore e il dialogo tra il sé e l’altro che il nostro essere si tempra e si raffina. Solo allora possiamo cominciare ad afferrare e manifestare pienamente il fatto di essere vivi, esprimendo una spiritualità universale che abbraccia l’intera specie umana."
Daisaku Ikeda