d'ora in poi
voglio lottare per i miei sogni,
perchè i sogni riposti nel fondo del cuore,
da chissà quanto tempo,
vogliono solo celebrare la gioia,
quella che non si fa corrompere
dall’eccessivo desiderio.
voglio sorridere
e fare sorridere.
Non posso evitare il dolore,
ma troppo spesso escludo la gioia,
perchè mi è stato insegnato
che è inutile credere in se stessi.
C'è chi è arrivato
e si è portato via la mia speranza,
quella che fa di me una persona felice.
Voglio sentirmi utile, anch’io necessario.
Poi mi faccio male, con il mio stesso egoismo.
Voglio vivere con la vita,
sostenendola la vita.
Il 3 maggio 2005
ho deciso che sarei diventato,un portatore sano di felicità,
e basta!
Rinunciando al palco
mi sono costruito i personaggi più forti da interpretare,
qui, sul palcoscenico del mio quotidiano.
Ora, è arrivato il momento che il mio personaggio
ritorni a risalire la corrente, come fanno le carpe,
determinato ad arrivare fino in fondo,
con i riflettori dell'orgoglio di avercela fatta,
puntati contro.
Ho scelto io di farmi male quando è stato il momento di farlo
ed ora sono io a decidere che voglio guarire la mia vita,
che voglio aiutare gli altri a guarire la loro
senza permettere a nessuno di approfittarsene più.
Voglio che anche la peggiore delle mie caratteristiche,
possa creare valore, per non demordere mai,
per avere la pazienza di saper aspettare,
per non smettere mai di credere
che per far sì che le cose cambino,
sono io che devo cambiare,
per essere capace di dire no, quando tutti,
vogliono da me, un sì devastante.
Ma fino a che avrò vita,
fino a che i miei occhi continueranno a guardare i cuori di chi mi sta intorno,
fino a che il mio cuore non avrà imparato a battere insieme agli altri,
fino a che non smetterò mai di insistere,
fino a che i miei dolori saranno i miei guardiani,
fino a che potrò
è così che io ci sarò.
Luca Tosches